Il fascino dell’antica Roma nei profumi: intervista a Paolo Romano di Misenum Parfumes

“Essere il primo al mondo ad aver fatto questo, l’aver riportato in vita questi profumi, gli originali di Roma, non è un peso. È una gradevole e affascinante responsabilità.” (Paolo Romano)

Paolo Romano

Paolo Romano è un giovane fragrance designer appassionato di storia, in particolare quella romana. Da circa 2 anni ha fondato l’azienda Misenum Parfumes, riportando in vita i profumi originali di Roma.

Ciao Paolo, raccontaci di te e della tua attività Misenum Parfumes.

Buongiorno a tutti i lettori di Diamo voce alla cultura. Misenum è nato il 17 luglio del 2019, dopo uno studio di più di un anno e mezzo di fonti latine antichissime. Siamo partiti dalla “Naturalis historia” di Plinio e abbiamo cercato di capire perché già all’epoca fossero nati dei profumi che in realtà si chiamavano unguenti; a fronte di continui ritrovamenti a Pompei di cibo, persone, unguenti, ecc. mi sono chiesto –  essendo io un amante dell’antica Roma – se ci fosse la possibilità di riportare in vita questi profumi. Ci siamo dunque trovati di fronte alla scelta se riportare in vita oli essenziali come all’epoca oppure no. Abbiamo fatto degli studi ed è emerso che alcuni profumi non sarebbero mai andati per ragioni di mercato; abbiamo perciò ripreso il concetto di antica Roma cercando di rimanere quanto più possibile vicino all’originale, riportando in vita 4 profumi di nicchia moderni: si tratta di profumi di altissimo livello. Vengono venduti al pubblico al costo di 120 euro per un flacone da 100 ml.

Ci potresti spiegare perché hai scelto il nome Misenum?

Misenum è sia un luogo, sia una persona. Miseno era il trombettiere di Enea: nell’Eneide, si narra che a suon di tromba abbia cercato di sfidare Tritone, ma quest’ultimo lo ha punito facendolo affogare. Morendo, Miseno ha però permesso a Enea – attraverso il ritrovamento di un ramoscello d’oro – di entrare nell’Ade dove incontra il padre Anchise che gli mostra i re di Alba Longa e di Roma e gli uomini più famosi della fase repubblicana.  A Miseno inteso come luogo (che si trova vicino a Napoli n.d.r.), inoltre, c’era la sede della flotta più potente del mediterraneo, la Classis misenensis. Tra i comandanti della flotta troviamo l’ammiraglio Caio Plinio II, cioè Plinio il Vecchio, autore della Naturalis historia di cui abbiamo già parlato prima.

Tu hai fatto qualcosa di eccezionale: hai portato in vita profumi originali di Roma, di personaggi storici… come hai avuto questa idea?

Come dicevo, sono un grande appassionato di storia antica e di Roma e mi sono chiesto “Cosa è Roma?”. Tanti dicono: “Roma è una città”, “è stato un impero”… per me Roma non è solo questo, è la vita, la quotidianità. L’ho scoperto visitando i siti archeologici di Pompei ed Ercolano: lì ci sono ritrovamenti costanti e da essi si capiscono tante cose degli antichi romani; per esempio si scopre che molti aspetti sono analoghi a noi, nel modo di vivere, amare, di vestire, di portare i profumi… Plinio dice addirittura che il valore degli unguenti portati è maggiore di quello dell’oro. La mia ambizione è dunque quella di riportare in vita questi profumi. Ne ho rintracciati circa 58; ora sono appunto 4, ma piano piano ne faremo uscire sempre di nuovi e diversi. Il concetto rimane identico a quello originale, ma è ovviamente modernizzato per un mercato di nicchia.

Nel realizzare un profumo quindi tu parti da una lunga ricerca. Come decidi di creare un profumo riferito ad un particolare personaggio? 

Normalmente il lavoro si basa su vari momenti. Prima si valuta se un preciso personaggio aveva un certo tipo di profumo, poi quale profumo utilizzasse nello specifico. In seguito occorre capire se questo profumo è attuabile nella realtà e poi bisogna stabilire, se non è possibile farlo proprio originale, come eventualmente modernizzarlo e farlo diventare il profumo di questo personaggio. Per esempio, il profumo di Giulio Cesare si chiamava Telinum. Nel “De Bello gallico” lui scriveva proprio di usare questo unguento chiamato Telinum; il nome deriva da “Telo”, un’isola delle Sporadi in Grecia. Plinio il Vecchio ci dice che nel mercato a Roma esisteva un profumo chiamato Telinum, non molto costoso e oleoso. Ci siamo detti: ma se noi riportassimo in vita quel profumo, come verrebbe? Così come si presentava non era commercializzabile, allora lo abbiamo reso moderno, pur lasciando qualcosa di Cesare. Per fare questo abbiamo cercato di capire innanzitutto chi fosse Giulio Cesare come uomo: ne è emersa una figura carismatica, di altissimo livello, forse la più importante della storia di Roma. Il profumo moderno chiamato Telinum presenta alcune note olfattive originali dell’epoca.

C’è un profumo al quale sei particolarmente legato?

Sicuramente Telinum. Sono una persona abbastanza carismatica e ambiziosa, ma ho tanti valori. Telinum è il profumo che per me li rappresenta al meglio, essendo ispirato a una figura come quella di Giulio Cesare. Quando è uscito in prima versione non mi piaceva, sapeva di gomma da masticare, perché c’era la menta. Poi invece ha assunto una struttura più sua, nelle note di corpo cambia radicalmente e diventa un profumo da persona carismatica. Mi sono reso conto che fosse il mio profumo quando sono entrato in un bar di un mio carissimo amico a Brescia, dove facevo l’Università, e lui mi ha detto: “Mi hai inondato la sala del tuo profumo, posso averlo anche io?” Questo mi ha fatto capire di avere un legame speciale e particolare con Telinum.

Come capisci che il profumo è “quello”, proprio lui, cioè il prodotto originale?

Conosco molte persone e a quelle che conosco già da tempo potrei anche proporre un profumo personalizzato, perché il profumo è la personalità. Ogni esperienza della vita porta a un profumo diverso. Quando si intraprende un rapporto con un personaggio si realizza poi quello che è il suo profumo. Telinum poteva essere solo un profumo di livello e carismatico, proprio come lo era Giulio Cesare.

Cosa ti senti di consigliare a chi decidesse di intraprendere la strada dell’imprenditore?

Ho realizzato un’azienda da zero a 29 anni senza il supporto di nessuno. Io credo che qualsiasi sia la passione, l’importante sia crederci e rendersi conto che si è sempre da soli. Per realizzare il nostro sogno dobbiamo abbandonare alcune persone o situazioni, è inevitabile. Se si ha un sogno, suggerisco di cercare un corso – nel nostro specifico campo ce ne sono a Parma, Grasse in Francia, addirittura corsi online – per migliorare se stessi. Si deve quindi partire dal miglioramento costante, cercando di raggiungere i propri obiettivi, ma con la consapevolezza che non si sarà mai pronti e arrivati. Io stesso non lo sono, ho ancora tantissimo da imparare e migliorare. Ci vuole tanta volontà nel raggiungere i propri obiettivi, bisogna avere una forza costante e non ci si deve mai fermare, mettendoci ovviamente sempre anche il cuore in tutto ciò che si fa.


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