Pagine d’Arte presenta “fiammiferi”, una nuova collana di brevi storie

la copertina di “Zinco”

 

L’editrice svizzera Pagine d’Arte di Lugano-Tesserete presenta la nuova collana letteraria di storie brevi “fiammiferi“, che sarà inizialmente composta da otto titoli. I primi due titoli sono “Zinco”, di David Van Reybrouck e “Gli otto ragazzi Schumann” di Nicolas Cavaillès.

Van Reybrouck è uno storico, romanziere e saggista belga di lingua fiamminga, conosciuto come autore di “Congo”, edito da Feltrinelli e vincitore del premio Prix Médicis.

“Zinco” è una prima assoluta in lingua italiana. Si tratta di una storia affascinante d’attualità che illustra la vicenda paradossale di un piccolo territorio neutrale fra Belgio, Olanda e Germania.

L’incredibile racconto si legge attraverso il destino di Emil Rixen, l’uomo che ha cambiato cinque volte nazionalità senza avere mai attraversato il confine. “Sono le frontiere che l’hanno attraversato”, scrive l’autore a proposito del destino singolare del protagonista, che ha vissuto un periodo di neutralità speciale in un lembo di terra conosciuta per un giacimento di zinco. Su filigrana di una storia incredibile, si leggono motivi di attualità scottante: il declino dell’utopia europea e l’affermazione dei nazionalismi.

Nicolas Cavaillès è invece un giovane scrittore francese che ha ottenuto il “Prix Goncourt” nel 2014. Pagine d’Arte lo propone per la prima volta al pubblico in italiano.

“Gli otto ragazzi Schumann” è una storia appassionante sugli otto figli di Robert e Clara Schumann, raccontata con misura in uno stile lirico di vena romantica. Le loro vicende difficili e brevi ci parlano di vite segnate dal destino romantico alle soglie della follia, che ha caratterizzato la biografia del noto compositore delle scene d’infanzia, che ancora oggi toccano la nostra sensibilità. L’intimo registro delle note di Schumann si traduce nella scrittura di Nicolas Cavaillès, rigorosa e appassionata nell’avvincente racconto della difficoltà di essere figli d’arte.

“Le edizioni Pagine d’Arte accendono una nuova collana di storie brevi: libretti chiamati fiammiferi per illuminare lo sguardo del lettore. Sfilano rapidamente novelle vecchie e nuove, classiche e rare; scelte nel segno della varietà di lingua e cultura. In copertina, inediti motivi decorativi invitano lo sguardo alla lettura di frammenti d’intensità”. Così Matteo Bianchi, anima di Pagine d’Arte, insieme a Carolina Leite, introduce l’ultima novità nata nella fucina creativa di Lugano-Tesserete.

Fin dalla sua nascita, Pagine d’Arte, che ha sede nella Svizzera italiana, promuove l’amore del libro nel segno della scrittura poetica che l’opera d’arte suscita. Il suo lavoro è iniziato nel 1982 e si è arricchito negli anni della collaborazione di artisti importanti come Emilio Tadini, Giulia Napoleone, Enrico della Torre, evitando con cura scelte legate alle mode del momento, per indagare nel profondo la parola poetica, penetrare il mistero dell’arte, lavorare sulla stretta relazione tra parola e immagine.

Per Matteo Bianchi, il segreto del successo sta nella qualità e nella natura stessa del libro: “c’è un fascino dell’oggetto libro che ha una ragione di esistere, di essere e di continuare il suo passaggio di mano in mano anche nel futuro. Vale per tutti i libri, che siano essi di arte o funzionali, l’importante è che siano di qualità”.

la copertina di “Gli otto ragazzi Schumann”

Altra peculiarità di Pagine d’Arte è la sua duplice anima italiana e francese, che le consente di portare avanti progetti editoriali in entrambe le lingue, fedele alla natura multiculturale della Svizzera.

Alle edizioni di Pagine d’Arte è stato inoltre accordato un Premio d’incentivazione per gli anni 2019-2020 dall’Ufficio federale della cultura svizzero: la casa editrice vede così riconosciuto il suo progetto culturale.

Dal 5 al 9 dicembre prossimi, a Roma, si svolgerà Più libri più liberi: durante la kermesse, saranno presentati altri due  titoli della nuova collana fiammiferi”: si tratta di un’antologia di Maria Gabriela Llansol e una novella di Gerhard Meier, per la prima volta in italiano.

 

 

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