Un anno fa, esattamente il 2 luglio 2022, ci lasciava prematuramente Remo Vinciguerra. Il pianista e
compositore è stato anche un grandissimo didatta, un vero e proprio riferimento per molti giovani
pianisti e i loro insegnanti.
Lo sa bene Gianfranco D’Elia, anch’egli pianista, compositore e docente, che abbiamo già avuto
modo di conoscere e con il quale abbiamo avuto il piacere di discorrere di musica: D’Elia, infatti, ha
da poco terminato l’incisione de “I Preludi colorati” e “Sonatine in bianco e nero” del maestro Vinciguerra, che a breve saranno disponibili sul mercato.
Ciao Gianfranco e grazie per la tua disponibilità, è sempre un piacere parlare di musica con te. A
breve usciranno i tuoi ultimi dischi, dedicati al grande Remo Vinciguerra. Ci parli di lui?
Remo Vinciguerra è stato un grande compositore di musica per bambini ed esperto didatta, le sue opere sono edite da Curci, celebre casa editrice di Milano. I suoi brani per pianoforte sono contraddistinti da uno stile leggero, oserei definirlo jazzistico. Le “Sonatine in bianco e nero” che io ho registrato, per esempio, richiamano i primi frammenti ritmici jazzistici; ne “I preludi colorati”, invece, a ogni colore è associata una dicitura appropriata, per esempio il verde smeraldo è il colore del mare quando è calmo. Vinciguerra ha composto anche molta musica per pianoforte a 4 mani e ha scritto il libro “La storia delle note”, in cui i bambini raccontano appunto la storia della nascita delle note. Io ho avuto la fortuna di fare un corso con lui nel 2012 e mi ricordo che le sue composizioni mi sono piaciute subito, le ho trovate molto accattivanti e le propongo sempre ai miei alunni, che a loro volta le apprezzano.
Ora, invece, parliamo di te. Ci potresti spiegare come componi?
I miei componimenti musicali nascono mescolando le esperienze maturate negli anni di studio al
Conservatorio di Bari e dai sentimenti e dalle emozioni che percepisco quando i suoni che ho in mente
diventano una sola cosa fra armonia e melodia.
Come definiresti il tuo modo di comporre?
Io lo definirei “armonico”, perché è molto vicino allo stile dei compositori russi: sin da piccolo, infatti, ho
apprezzato lo stile di Scriabin, ProKofiev e Shostakovich e ancora oggi conservo il loro modo di
esprimersi nella musica.
D’estate, il processo creativo va in vacanza o, al contrario, sei più ispirato?
Così come il mio fisico ha bisogno di riposarsi dopo un anno scolastico abbastanza impegnativo,
allo stesso tempo anche la mia creatività scema anche se mai del tutto, perché il mare e la
mia regione mi emozionano molto.
Attualmente con quale casa discografica incidi e pubblichi?
Dopo aver pubblicato con la casa editrice “Il torcoliere” di Vasto, attualmente pubblico e incido con
Edizioni Canto libero di Mariano Comense (Co), il cui direttore è Matteo Callisti, che cordialmente
ringrazio. Con Edizioni Canto libero ho pubblicato le seguenti opere:
Metodi per solfeggio
Composizione per vari organici
Quartetti per archi
Una sonatina per violino, una per viola, una per violoncello, una per pianoforte; composizioni vocali-corali. Il mio ultimo lavoro è “Tre pezzi per Oboe e pianoforte”, dedicata all’oboista e amica Luciana Visaggio. Ho all’attivo un cd su musiche di Bach in cui ho registrato il concerto italiano in fa maggiore, le
invenzioni a due voci e le sinfonie a tre voci. Il cd è ascoltabile su Spotify e sugli store online.
Tutte le pubblicazioni si possono ascoltare su Canto libero classic.
Ho all’attivo anche due album di musica new age e un cd di ninne nanne; a
breve musicherò alcune fiabe composte da una collega di lettere. Collaboro altresì al progetto ”Canzone classica napoletana” con la scrittrice-collega Teresa Schiattarella.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Mi piacerebbe scrivere una serie di sinfonie e concerti per pianoforte e orchestra perché mi ha sempre
affascinato questo tipo di organico.
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