Il 14enne pianista monzese Jacopo Vailati incontra Diamo Voce alla Cultura per parlare della sua carriera musicale.
Ciao Jacopo, da quanti anni suoni il pianoforte?
Da nove anni; ho cominciato a suonare quando avevo 5 anni con il mio maestro Carlo Lodovico Cappelletti.
Davvero molti, tenendo conto della tua età! Ma questa passione da dove è nata? E soprattutto: cos’è per te un pianoforte? Quali emozioni ti trasmette?
La mia passione è nata molto probabilmente perché mia mamma ha suonato il violino per tre quarti della sua vita. Il pianoforte è lo strumento che permette di trasmettere emozioni con un linguaggio musicale, per questo motivo amo suonarlo. Essendo un grande appassionato di musica classica, mi stupiscono i ritmi – in particolare quelli del periodo Barocco, che in realtà sono attualissimi – mi emoziono soprattutto quando suono determinati brani, per esempio, la parte centrale dello “Scherzo n° 1” di Chopin, dà una carica pazzesca!
In ogni momento della nostra vita impariamo cose nuove, soprattutto nelle discipline o nei passatempi che più ci piacciono. In questi mesi, hai imparato qualcosa di importante?
Durante l’ultima estate, ho imparato a immedesimarmi nei brani che suono. Lo faccio pensando a oggetti, persone, animali, eventi atmosferici. Dal mio punto di vista è un elemento importante per saper interpretare al meglio i pezzi.
Considerata la tua bravura, hai mai partecipato a concorsi o a concerti?
Sì, ho partecipato al concorso della città di Sarzana – un concorso internazionale in cui ho vinto il primo premio ottenendo novantacinque punti su cento -; al concorso nazionale di Villafranca in cui ho vinto il primo premio assoluto con cento punti su cento; a quello della città di Massa, di Arona e altri ancora…
Insomma una carriera brillante per un giovane! Hai detto che hai quattordici anni, quindi hai appena cominciato le superiori. Quale indirizzo hai scelto?
Ho scelto il liceo Classico e nella stessa scuola c’è l’indirizzo del liceo musicale; magari un giorno suonerò nei concerti organizzati dalla mia scuola!
Non solo Jacopo nella sua vita sarà un grande pianista, ma sarà anche un uomo acculturato e ricco di risorse, al quale facciamo un grosso in bocca al lupo per il suo futuro!
Alessandro Broggiato
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