Musicassette e fantasia

Recentemente è scomparso Lou Ottens: ai più, il suo nome non dirà molto, ma la sua invenzione rimarrà nel cuore di chi ha perlomeno 30 anni. Ottens è stato infatti l’inventore della musicassetta e tutti quelli che hanno compiuto almeno il terzo decennio hanno quasi sicuramente avuto modo di ascoltarne una.

Sulle musicassette incidevamo letteralmente i nostri ricordi: dalle frasi d’amore per le prime fidanzatine alle lezioni di qualsiasi materia scolastica, per poi riascoltarle fino ad aver appreso le nozioni a noi così difficili.

Personalmente, da nerd incallito fin dalla più tenera età, ho dei ricordi fantastici delle mitiche cassettine e tali ricordi sono collegati ai primi personal computer: le collezioni di giochi da edicola per i vari Commodore 16, 64, e vic 20. Veri e propri ricettacoli di spasso a 2000 lire (circa un euro per i non boomer) che ti facevano passare ore intere nel divertimento più assoluto.

Ripercorrendo al contrario la mia storia personale con questa straordinaria invenzione, ecco che trovo la mia prima musicassetta ricevuta (la prima in assoluto!) e complice di molte passioni fu di nuovo l’edicola: si trattava delle favole de “I Racconta Storie” e della loro collana gemella “C’era Una Volta“. Per evitare fraintendimenti, non erano le famosissime fiabe che sentivamo alla radio e che avevano quella celeberrima sigla che iniziava con “A mille ce n’è, sotto il sole di fiabe da narrar”, bensì una raccolta di fascicoli e musicassette che comprendevano delle fiabe degne di quelle di “Beda il Bardo” e che facevano volare la fantasia dei ragazzi.

Con loro abbiamo seguito le vicissitudini di Gobbolino, il gatto della strega, eravamo per le strade ad osservare l’imperatore che veniva truffato dai sarti… che dire poi dell’albero delle scarpe o degli elfi e il calzolaio, tutti ottimi ingredienti per creare menti vivide e sognatrici? Ciliegina sulla torta, ogni fiaba era raccontata da un personaggio famoso dell’epoca (molti lo sono ancora oggi): stiamo parlando di gente del calibro di Ottavia Piccolo (attice e voce della fantastica Fantaghirò), Oreste Lionello (attore del Bagaglino e doppiatore, sua è la voce di Chaplin ne “Il Grande dittatore“) e moltissimi altri, da Mariangela Melato a Paolo Poli, fino ad arrivare all’idolo indiscusso di molti di noi, Riccardo Zara, scrittore e cantante dei Cavalieri del Re (Autori di moltissime delle amate sigle dei cartoni animati).

Grazie di tutto, signor Ottens, la mia generazione porterà sempre nel cuore la sua magnifica invenzione.

Giovanni Panzeri

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