Dopo 2 anni di digiuno dagli eventi live, martedì 30 novembre abbiamo avuto il piacere di recarci a teatro per assistere a un riuscitissimo concerto della rock band Le vibrazioni.
La cornice era quella del Teatro nazionale di Milano: Francesco Sarcina e soci sono tornati nella città meneghina – “a casa”, come lui stesso ha voluto precisare – per la penultima tappa del tour che li vede accompagnati dall’orchestra di archi diretta dal celebre maestro Beppe Vessicchio.
Quasi 2 ore di energia e buona musica, ripercorrendo i più grandi successi della band in una chiave inedita, con nuovi arrangiamenti ideati e realizzati proprio dal maestro Vessicchio.
Un Francesco Sarcina particolarmente in forma vocalmente ha deliziato il caloroso pubblico presente cimentandosi anche in virtuosismi, dando prova della sua grande estensione vocale. Da sempre suoi fan, possiamo dire che non abbia certamente deluso le aspettative, nemmeno con la sua chitarra, con la quale ha effettuato assoli degni di nota. Se non l’avete letto, per farvi un’idea del personaggio, vi consigliamo il suo libro autobiografico “Nel mezzo“, edito da Sperling & Kupfer e disponibile anche in versione e-book.
Ottime le perfomance anche dei compagni di band: Alessandro Deidda è tornato a far tremare i muri con la sua potenza alla batteria, Stefano Verderi si è diviso tra chitarra e pianoforte destreggiandosi molto bene e Marco Castellani ha sostenuto, con il suo basso, ritmicamente e melodicamente ogni pezzo.
Un plauso all’orchestra del Sesto armonico, composta da elementi giovani e molto validi, magistralmente diretta dal mitico Beppe Vessicchio. Gli arrangiamenti ben curati armonicamente hanno dato quel quid in più ai brani, già belli di loro.
Assaporare dal vivo canzoni del calibro di “Dedicato a te”, “In una notte d’estate”, Raggio di sole”, “Dove”, “Sono più sereno” e la bellissima “Vieni da me” a conclusione della serata, è stato sicuramente emozionante.
Il tutto è stato condito da simpatia e da aneddoti divertenti, come quello raccontato da Vessicchio e riguardante Sanremo 2005, in cui Le Vibrazioni, in gara con “Ovunque andrò“, si sono presentati all’Hotel Royal per incontrare il maestro – vestito di tutto punto – viaggiando su un pullmino sgangherato e sgommante, totalmente invaso dal fumo al suo interno.
Due mondi così apparentemente lontani, quelli di Vessicchio e della band, che insieme hanno però dato vita a uno spettacolo con la “S” maiuscola, che ci ha convinti pienamente.
Il concerto, causa pandemia, è stato rimandato varie volte: abbiamo aspettato tanto, ma sicuramente ne è valsa la pena.
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