Federica Bembo presenta la silloge poetica “Il mio gioco preferito”, intervista

Si intitola “Il mio gioco preferito” ed è l’ultimo libro di Federica Bembo, scrittrice e poetessa, vincitrice del premio nazionale di poesia “Mario Gori” nel 2015.

Il volume è una raccolta poetica, edito da Ensemble.

Noi di Diamo voce alla cultura abbiamo avuto il piacere di intervistare Federica per conoscerla meglio.

Ciao Federica, grazie per la tua disponibilità. Ci racconteresti come ti sei avvicinata alla scrittura e quindi alla poesia?

Mi sono avvicinata alla scrittura alle elementari, quando ho scoperto il piacere di leggere. Ho amato il mondo delle storie e delle poesie dal primo istante.
Quindi mi sono ritagliata uno spazio intimo per scrivere ed esprimermi.

Parliamo ora di “Il mio gioco preferito”. Ci potresti raccontare la genesi della silloge?

Questa silloge è nata dalla volontà di rafforzare il carattere: ho deciso di diventare più forte e creativa sperimentando diversi stili e registri, con il solo filo conduttore di volere conoscere me stessa senza prendermi troppo sul serio.
Ho fatto questo viaggio tra il 2016 e il 2022, periodo in cui ho cercato di visualizzare nella mia mente l’obiettivo.
Alla fine l’ho raggiunto, ma molto resta da fare, perché il viaggio dentro se stessi è infinito.

Perché hai scelto proprio questo titolo?

L’ho scelto perché è l’emblema di come interpreto la vita e la scrittura: destini intrecciati accomunati dalla voglia di vivere in modo leggero, giocoso e appassionato.

              Federica Bembo

      
Lo scrittore Marco Incardona, che ha curato la prefazione della raccolta poetica, ha usato queste parole: “La raccolta poetica di Federica Bembo è uno di quei rarissimi libri che vive completamente di una luce propria. Si direbbe addirittura che irradia una luce propria, nuova, per certi versi imperscrutabile agli occhi pretenziosi del critico”. Come commenti questo suo apprezzamento?

Mentre scrivo non mi non faccio influenzare da quello che i critici potrebbero affermare, cerco solo di essere fedele a me stessa.
Quindi Marco Incardona ha ragione: il mio libro è originale e disarmante.

Come definiresti il tuo modo di comporre versi?

Sintetico e tagliente.

Hai dei poeti di riferimento ai quali ti ispiri e che ami particolarmente?

Mi ispiro a Ungaretti e alla Dickinson, perlopiù. Amo anche Alejandra Pizarnik.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Mi piacerebbe pubblicare un romanzo in forma di diario, una raccolta di monologhi teatrali, una di racconti e una di aforismi.
E ovviamente altre sillogi poetiche.

                                      Riproduzione riservata 

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2 thoughts on “Federica Bembo presenta la silloge poetica “Il mio gioco preferito”, intervista”

  1. Ho avuto il piacere di leggere il libro di Federica.
    Sono rimasta colpita dalla sua capacità poetica, anche dalla sua originalità ed acutezza spressiva.

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