Cristina D’Avena superstar a Como Fun

Ci sono miti che non tramontano mai. E, a giudicare dalla folla oceanica che si sta
trasferendo dai padiglioni di Como Fun al piazzale del palco centrale quando sono trascorse
da poco le 17 di domenica 23 aprile, Cristina D’Avena appartiene a questa élite di mostri
sacri.

L’esibizione è programmata alle 17:30, ma giocare d’anticipo è essenziale per
garantirsi un posto in prima fila per ammirare il concerto.
L’arrivo dell’ospite più atteso della due giorni erbese dedicata principalmente al mondo dei
comics e degli anime è salutato da un boato e da applausi scroscianti. Pochi convenevoli –
giusto il tempo di indossare il microfono – e lo show ha inizio. La difficoltà principale sta nel
tentare di definire una scaletta: non è facile scegliere dal vasto repertorio della cantante
bolognese.

Secondo le statistiche di Wikipedia, aggiornate a fine 2022, il portfolio di Cristina
D’Avena conta 743 brani, di cui quasi 400 sigle: impossibile ascoltare anche solo un accenno
di tutte – è quasi come voler ammirare in una sola visita tutte le opere esposte al Louvre di
Parigi – sebbene le almeno due generazioni di ammiratori che riempiono lo spiazzo
sarebbero pronti a cantare e ballare con la loro beniamina sine die.

Si parte con “I Puffi” e via via, a seguire, tante altre sigle che il pubblico canta a squarciagola,
coprendo a tratti la voce di Cristina. Piccoli e grandi conoscono a memoria ogni parola,
figuriamoci! Anche il medley “a cappella” di alcuni ritornelli, partendo da quello de
“L’incantevole Creamy”, riscuote grandissimo successo, con i fan che si inceppano solo sulla
sigla di “David gnomo, amico mio”: può succedere.

A metà spettacolo la pioggia prova timidamente a presentarsi senza biglietto. Per fortuna
sono solo quattro gocce, scacciate anche dall’imperituro “Smetti!” della D’Avena in una
breve pausa tra un brano e l’altro. Un pubblico così numeroso merita una foto ricordo. Anzi,
due, perché il primo selfie non è venuto un granché.

In scaletta anche la recentissima canzone “Ti cercherò” scritta per la versione italiana di
Genshin Impact. C’è emozione nella voce di Cristina mentre racconta nascita e realizzazione
di questo progetto.

Prima del gran finale entrano a sorpresa in scaletta due brani. Sui social Cristina aveva
lanciato un sondaggio per chiedere ai fan quale sigla avrebbero voluto ascoltare nel
prossimo concerto scegliendo tra un lotto di quattro titoli. Il responso della community ha
decretato un quasi pari merito per “Sandy dai mille colori” e “Pesca la tua carta, Sakura”.
Per non deludere i tanti votanti si è salomonicamente deciso di proporli entrambi.
Cosa manca? Ah già, una delle sigle più amate e cantate di tutti i tempi: “Occhi di gatto”. Per
questa canzone, datata 1985, Cristina D’Avena aveva ricevuto un importante riconoscimento a fine 2021. Apprezzatissima anche dal pubblico di Erba, che si è scatenato
in un prolungato coro sulle parole del ritornello “oh oh oh, Occhi di gatto… oh oh oh, Occhi
di gatto…”, su queste note si è chiusa la performance dell’artista più amata da tutti i bimbi
da 0 a 100 anni. Non sono mancati i ringraziamenti alla perfetta organizzazione di Cristian
Borghi e l’appuntamento ai prossimi Live – anche in duetto con i Gem Boy – che aspettano
Cristina nelle prossime settimane.

L’incontro a fine pomeriggio con i tanti follower per una dedica o una foto ricordo
testimonia infine quanto la D’Avena sia vicina ai propri sostenitori e viceversa. E’ l’occasione
propizia per un gradito ed inatteso regalo: un quadro raffigurante Cristina su sfondo rosa
molto apprezzato.
Scende il tramonto e cala il sipario sulla kermesse di Como Fun 2023, mentre dalla lunga fila
di auto che stanno lasciando Lariofiere si sente ancora intonare la sigla preferita.

Fabiano Ghilardi

Di seguito la gallery dell’evento:

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